Omarchy la prima distro Linux non-Woke per utenti pro
In un'intervista epocale che unisce due delle voci più influenti nel mondo della tecnologia, David Heinemeier Hansson (DHH), creatore di Ruby on Rails e fondatore di Basecamp, e Lunduke, noto giornalista tech, discutono dello stato attuale del mondo open source, delle polemiche politiche che lo affliggono, e del futuro di Linux sul desktop. La conversazione rivela una convergenza sorprendente di vedute su come la tecnologia dovrebbe essere accessibile a tutti, senza barriere ideologiche.
La Controversia delle "Particelle di Hitler"
Il dialogo si apre con una delle polemiche più bizzarre che abbiano mai colpito il mondo open source: l'accusa lanciata da un portavoce della GNOME Foundation secondo cui DHH e altri sviluppatori avrebbero "particelle di Hitler" nel loro sistema. Questa metafora, definita da DHH "assolutamente folle" e "ridicola", rappresenta il culmine di una tendenza preoccupante nel mondo tecnologico: l'uso di etichette estreme come "nazista" o "fascista" per chiudere ogni dibattito.
DHH, con 25 anni di esperienza su internet, dimostra una sorprendente resilienza: "La fortuna per me è che ho passato circa 25 anni in pubblico su internet e ho visto quasi tutto. Negli ultimi cinque, sei, sette anni, questa linea di argomentazione che chiunque abbia politiche a destra della sinistra estrema sia Hitler o nazista è diventata un tema ricorrente."
Il Cambiamento del Clima Culturale
Uno dei punti più significativi dell'intervista è la constatazione che il clima di paura che ha dominato per anni il mondo tech sta finalmente cambiando. Lunduke osserva: "C'è più paura di essere il prossimo. Nessuno voleva schierarsi per difendere qualcuno online perché poi sarebbe toccato a loro. Ma questo è davvero cambiato."
DHH concorda, sottolineando come la sua posizione privilegiata gli permetta di parlare liberamente: "Non posso essere licenziato. Sono troppo ricco per essere licenziato. Possiedo la mia azienda. Quelle tecniche di pressione non funzionano davvero. E quindi ho la libertà di esprimere la mia mente più spesso."
Questo cambiamento è attribuito in parte a persone come DHH e Brendan Eich che hanno avuto il coraggio di dire "no" alle pressioni ideologiche, creando un effetto domino che ha incoraggiato altri a fare lo stesso.
Omarchy Linux: La Nuova Frontiera dell'Accessibilità
La conversazione si sposta poi su Omarchy Linux, la distribuzione creata da DHH basata su Arch Linux. Nonostante il suo successo rapido con centinaia di migliaia di download in pochi mesi, Omarchy è stata attaccata da alcuni membri della comunità Linux come "non una vera distribuzione", ma solo "una raccolta di script".
DHH risponde con un post memorabile su X: "Puoi riconoscere un perdente Linux scontento dal tentativo di fare da guardiano del termine 'distribuzione', come se fosse una distinzione reale d'onore. Non mi importa di come chiami una compilazione di configurazioni, strumenti e programmi con un installatore personalizzato che viene spedito su ISO."
La Storia si Ripete: Ubuntu e Linux Mint
Lunduke fa notare come questa dinamica si ripeta ciclicamente nella storia di Linux. Ubuntu, una delle distribuzioni più popolari, iniziò come semplicemente "Debian con GNOME e marrone". Linux Mint nacque come "Ubuntu con codec multimediali illegali" per risolvere il problema della riproduzione MP3 e DVD.
Entrambe queste distribuzioni, oggi considerate legittime e rispettate, seguirono lo stesso percorso di critiche iniziali che oggi vede Omarchy. Come osserva DHH: "Il punto di una distribuzione è portare più persone qui. Questo è il motivo per cui si chiamava distribuzione."
I Dati Parlano: Successo Incontestabile
Uno degli aspetti più sorprendenti del successo di Omarchy è la sua base di utenti. DHH rivela che "oltre il 23% dei download non proviene da Linux, ma principalmente da Windows, con una buona fetta anche da Mac."
Questo dato è cruciale perché dimostra che Omarchy sta raggiungendo il suo obiettivo: attrarre nuovi utenti nel mondo Linux, esattamente ciò che la comunità ha chiesto per decenni. "Sono letteralmente due anni che ho scoperto Linux sul desktop," ammette DHH. "Ho guardato da lontano per letteralmente 30 anni."
La Filosofia Dietro Omarchy
La filosofia di DHH è chiara e diretta: "Quando creo qualcosa e mi piace, sento quasi un obbligo morale di mettere tutto in una scatola e dire al mondo: ecco a te. Questo è un regalo. Puoi scegliere di non accettare il regalo. Puoi scegliere di ignorare il regalo. Ma se vuoi aprire il regalo e godertelo, fantastico."
Questo approccio si scontra con quello che DHH definisce "la patologia dell'hipster": "Definire la tua identità attorno all'uso di Linux perché non è mainstream è lo stesso tipo di patologia da hipster. È l'equivalente tecnico di lamentarsi che una band indie abbia venduto se osa produrre un successo che gli permette di suonare in grandi stadi."
La Critica alle Dimensioni e alla Tecnologia
Le critiche a Omarchy non si limitano alla sua legittimità come distribuzione. Alcuni hanno attaccato le sue dimensioni (6 GB) e l'uso di script bash. DHH risponde con pragmatismo: "Tutte le distribuzioni Linux sono troppo grandi. Ogni singola una. E sai cosa? Anche Omarchy lo è."
Riguardo all'uso di bash, DHH è inequivocabile: "Bash è il linguaggio di scripting di sistema lì nel terminale, è lì, perché no? È vecchia scuola. Penso che tutte queste cose sottolineino che si sta aggrappando a paglie."
Il Futuro di Linux sul Desktop
Uno dei temi centrali è la bassa quota di mercato di Linux sul desktop, attualmente intorno al 5%. DHH esprime una certa delusione: "Dovremmo essere leggermente imbarazzati che abbia solo il 5% di quota di mercato. Perché non è il 10%? Perché non è il 15%?"
La sua visione è che Linux debba espandersi oltre la sua bolla attuale: "Dobbiamo espandere questo. Dobbiamo bucare la bolla. Dobbiamo far esplodere la bolla. Dobbiamo andare molto più lontano."
L'Importanza della Normalità
Entrambi gli intervistati concordano sul fatto che la maggior parte delle persone nel mondo tech sono normali e non vogliono imporre le loro politiche agli altri. "La stragrande maggioranza delle persone anche la stragrande maggioranza delle persone che usano Linux sono persone totalmente normali che possono entusiasmarsi per la tecnologia e non hanno bisogno di imporre le loro politiche a tutti gli altri," osserva DHH.
Conclusione: Un Nuovo Inizio per Linux
L'intervista tra DHH e Lunduke rappresenta più di una semplice conversazione tra due figure prominenti. È un manifesto per un futuro di Linux più inclusivo, più pratico e meno ideologico. Omarchy Linux non è solo una nuova distribuzione, ma il simbolo di un cambiamento più ampio nel modo di pensare il software open source.
Come conclude DHH: "Se faccio qualcosa e mi piace, sento quasi un obbligo morale di mettere tutto in una scatola e dire al mondo: ecco a te. Questo è un regalo." In un'epoca di divisioni e polarizzazione, questo approccio basato sulla generosità e sull'accessibilità potrebbe essere esattamente ciò di cui Linux ha bisogno per finalmente raggiungere il suo potenziale sul desktop.
La conversazione lascia una speranza concreta: forse il "anno di Linux sul desktop" non è più un sogno lontano, ma una possibilità reale, guidata da persone che credono che la tecnologia debba servire l'umanità, non le ideologie.