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L’IA e il futuro del 2035: un nuovo “Internet” che ridefinirà le istituzioni, la geopolitica e i lavori

Da un’analisi approfondita del podcast “Moonshots” con Bellagi, Dave Blondon e Salem Ismile.

1. L’analogia Internet‑IA

Bellagi sostiene che l’intelligenza artificiale (IA) sarà l’equivalente del “big bang” digitale del 1990‑2000. Così come l’internet ha trasformato ogni settore – comunicazione, finanza, politica – l’IA si prospetta come la nuova piattaforma di base su cui verranno costruite le prossime generazioni di tecnologie.

  • “Il mondo è stato relativamente statico dal 1980 al 2015; da allora la velocità del cambiamento è esplosa.”
  • “Se l’internet ha dato forma a tutto, l’IA lo farà ancora di più.”

2. Chi controllerà il nuovo ecosistema?

2.1 La posizione degli Stati Uniti

  • Controllo del dollaro: la valuta è un vantaggio strategico, ma non garantisce dominio tecnologico.
  • Dipendenza dalla catena di fornitura cinese:
    • “Il porto di Shanghai produce più navi della Marina degli Stati Uniti.”
    • “Le armi americane (Tomahawk, JDAM) sono fabbricate in Cina.”
    • “Il 85 % dei ricavi cinesi proviene da mercati non‑US.”

2.2 La corsa cinese

  • Demografia e automazione: la “crisi demografica” spinge la Cina a investire in robotica e IA per sostituire manodopera “economica”.
  • Energia e produzione: enorme capacità energetica, fabbriche di massa e una cultura di eccellenza in matematica e ingegneria.
  • Chip e GPU: la mancanza di un produttore di GPU equivalente a Nvidia è l’unico ostacolo reale; tuttavia, la Cina sta accelerando la ricerca in questo settore.
  • TSMC: il 90 % dei chip avanzati del mondo è prodotto da TSMC, che si trova più vicino alla Cina che agli USA.

3. Il dibattito: “un singolo dio” o “molte divinità”?

3.1 L’argomento di Dave Blondon

  • Singularità: recursive self‑improvement porterà a un modello dominante in pochi anni.
  • “Un modello superintelligente”: la potenza computazionale e i dati concentrati in poche grandi aziende (OpenAI, Google, Meta) potrebbero creare un “winner‑take‑all”.

3.2 La risposta di Bellagi

  • Decentralizzazione: l’IA è già aperta (Llama, Gemini, DeepSeek, etc.) e la comunità globale sta costruendo modelli concorrenti.
  • Diminuzione dei ritorni marginali: nonostante miliardi di dollari in GPU, i progressi si stanno rallentando.
  • Necessità di “embodiment”: l’IA potrebbe aver bisogno di interagire con il mondo fisico (robotica) per raggiungere l’AGI.

4. L’IA come “intelligenza amplificata”

Bellagi introduce un concetto chiave:

  • Amplified Intelligence: l’IA non sostituisce l’uomo, ma lo potenzia.
    • “Più sei intelligente, più l’IA diventa utile.”
    • “Il lavoro diventa più versatile; una persona può svolgere compiti che prima richiedevano team interi.”

4.1 Vantaggi

  • Creatività e prototipazione rapida: grafica, design, prototipi di prodotto con pochi prompt.
  • Accesso democratizzato: chiunque può generare contenuti di qualità senza grandi budget.

4.2 Rischi

  • Qualità e affidabilità: “garbage‑in, garbage‑out” – i risultati devono essere verificati da esperti.
  • Sostituzione di ruoli ripetitivi: data entry, alcune funzioni legali e mediche possono essere automatizzate con errori più bassi rispetto all’uomo.

5. Impatti sul mercato del lavoro

Settore
Possibile evoluzione
Legale
AI genera bozze di contratti; avvocati verificano e firmano.
Medicina
Diagnostica assistita da IA con tassi di errore inferiori; medici agiscono come “certificatori”.
Creatività
Designer, scrittori, artisti usano AI per generare bozze; il valore aggiunto è la revisione umana.
Industria
Robotica e IA integrati nei processi produttivi; necessità di competenze in “AI‑ops”.

Bellagi avverte che le professioni più “rigide” (legale, medica) potrebbero subire una “caccia di mercato” simile a quella delle industrie manifatturiere del passato. Al contrario, chi è pronto a imparare e a sfruttare l’IA come strumento sarà in vantaggio.


6. Conclusioni: un futuro in rapido movimento

  • Il 2035 non sarà un semplice “copia” del 2025; la velocità del cambiamento sarà più alta di quanto si pensi.
  • La Cina potrebbe emergere come leader tecnologico, grazie a una combinazione di demografia, produzione e energia.
  • Non è chiaro se l’IA porterà a un singolo modello dominante o a un ecosistema frammentato; la realtà probabilmente sarà un mix di entrambi.
  • L’intelligenza amplificata cambierà il modo in cui lavoriamo, rendendo le persone più versatili ma anche più vulnerabili a ruoli automatizzati.

In sintesi, l’IA è destinata a ridefinire non solo la tecnologia, ma anche le istituzioni, la geopolitica e le carriere. Come per l’internet, chi saprà adattarsi e sfruttare al meglio questa nuova potenza avrà un vantaggio competitivo enorme. Il futuro del 2035 è già in costruzione – e chi lo costruirà dipenderà da come gestiremo l’IA oggi.