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L'AI è una bolla ?

L'AI è una bolla ?

1. Perché parlare di “bolla” è riduttivo

  • Investimenti in AI che superano le aspettative
    • Le attività legate all’intelligenza artificiale hanno contribuito approssimativamente al 40–90 % della crescita del PIL statunitense nel primo semestre del 2025 e al 75–80 % dei guadagni dell’indice S&P 500.
    • Se non fossero stati questi investimenti, gli Stati Uniti sarebbero probabilmente in recessione oggi.
  • Capitale necessario per il break‑even
    • Secondo Harris Kupperman di Praetorian Capital, l’industria dovrebbe generare tra $320 bn e $480 bn di ricavi annuali solo per coprire le spese in capex previste per quest’anno.

2. Politica, potere e la “bolla” AI

  • Allineamento tra Silicon Valley e Trump
    • Grandi imprenditori (Elon Musk, Peter Thiel, ecc.) hanno finanziato iniziative legate a Trump, presentando l’AI come un asset strategico di sicurezza nazionale.
    • Il linguaggio degli ordini esecutivi e delle comunicazioni pubbliche riflette questa visione: “l’AI è l’ultima invenzione umana” e “il primo a possederla trarrà enormi ricompense”.
  • Economia di guerra
    • L’approccio è simile ai primi anni della Seconda Guerra Mondiale, dove le risorse sono concentrate su un obiettivo strategico.
    • Gli investitori sono disposti a “rompere le regole del capitalismo” per garantire la leadership globale.

3. Il divario energetico tra USA e Cina

Capacità installata (GW)
USA
Cina
Totale (utility‑scale)
1 189
3 487
Aggiunte previste 2025
USA
Cina
Solar
63 GW
≥200 GW
Wind
32.5 GW
270–300 GW
Storage
7.7 GW
  • Energia rinnovabile: la Cina ha un “floor” di 200 GW di politiche per le rinnovabili, mentre gli USA hanno solo 63 GW di solar e 32.5 GW di wind pianificati.
  • Robotics & AI: l’energia è un requisito fondamentale per addestrare e far funzionare i modelli AI più avanzati; la Cina ha un vantaggio netto in termini di capacità energetica.

4. Il mercato globale dei robot

Indicatore
Cina
USA
Quote di mercato domestico (2024)
57 %
Quote di installazioni industriali globali (2024)
54 %
~6 % (≈34 200 di 542 000)
Quote di brevetti robotici (2005‑2019)
~35 %
~13 %
  • Conseguenza: la Cina detiene la maggior parte delle installazioni e dei brevetti, il che significa che può sfruttare l’AI per creare valore fisico a un ritmo più rapido.

5. L’arena geopolitica: “rationalità” sotto presupposti discutibili

  • Arms race: se l’AI è considerata la prossima rivoluzione industriale, la corsa per la leadership diventa una questione di sopravvivenza economica.
  • Stato di emergenza: il governo può “nazionalizzare” o fornire stimoli quasi illimitati a chi detiene l’AI, con conseguenze per i contribuenti.

6. Il rischio di un “bolla” che esplode

  • Tempistica: la crisi potrebbe verificarsi entro 5‑10 anni se l’AI non dimostra il valore promesso.
  • Conseguenze: una deflazione del mercato AI, aumento della disoccupazione, inflazione e disuguaglianza più marcata.
  • Impatto sul cittadino medio: la pressione fiscale aumenterebbe, mentre i ricchi trarrebbero vantaggio dalle politiche di “nationalizzazione” e dai contratti governativi.

7. Come reagire: un invito all’azione

  1. Sostenere l’AI responsabile
    • Investire in progetti che dimostrino valore reale e trasparenza.
    • Promuovere la ricerca open‑source e le piattaforme collaborative.
  2. Boycott delle aziende non etiche
    • Evitare di acquistare prodotti o servizi da società che non mostrano integrità.
    • Utilizzare software open‑source (Linux, LibreOffice, ecc.) dove possibile.
  3. Pressione politica
    • Richiedere trasparenza sui contratti governativi con le grandi aziende AI.
    • Sostenere leggi che proteggano i consumatori e garantiscano una distribuzione equa dei benefici dell’AI.
  4. Educazione e consapevolezza
    • Diffondere informazioni accurate sul potenziale e sui rischi dell’AI.
    • Partecipare a forum pubblici, conferenze e dibattiti per influenzare le politiche future.

1. Limiti e prospettive degli attuali modelli di AI

  • Plateau tecnologico: Gli attuali LLM (Large Language Models) stanno raggiungendo un limite nei miglioramenti. Una "superintelligenza" richiederebbe una rivoluzione architetturale, non solo più dati o potenza di calcolo.
  • Problemi di affidabilità:
    • Le "allucinazioni" (risposte inventate) rimangono un problema serio.
    • Gli LLM sono probabilistici e mancano di una comprensione simbolica o gerarchica del mondo.
  • Costi e sostenibilità:
    • La formazione di modelli sempre più grandi è costosa e insostenibile a lungo termine.
    • I GPU hanno una vita utile breve (1-3 anni) a causa dell'obsolescenza e dell'usura.
    • Il consumo energetico è elevato e problematico.

2. Competizione geopolitica: USA vs Cina

Aspetto USA Cina
Approccio Chiuso, venture-backed Open source, investimenti statali
Vantaggi Ecosistema tecnologico consolidato Infrastrutture (reti elettriche, fabbriche automatizzate)
Rischi Dipendenza da capitali privati Sovrainvestimento, bolle speculative
Spionaggio Vulnerabile alla condivisione delle ricerche Beneficia dello spionaggio e dell'apertura
  • Corsa agli armamenti AI: La competizione è paragonata a una "guerra fredda tecnologica".
  • Ruolo dell'Europa: Marginale, destinata a schierarsi con uno dei due blocchi.

3. Impatto economico e sociale

Aspetto Ottimisti Scettici
Impatto economico Rivoluzione paragonabile a Internet Bolla destinata a scoppiare
Lavoro Automazione di compiti ripetitivi Disoccupazione di massa, disuguaglianza
Costi Riduzione dei costi grazie all'efficienza Investimenti insostenibili
Innovazione Nuove architetture risolveranno i limiti Stagnazione, mancanza di idee rivoluzionarie
  • Disoccupazione: L'AI potrebbe portare a una "servitù digitale" o a una disoccupazione di massa.
  • Bolla speculativa: Paragonata alla bolla dot-com o ai cripto-asset. Se scoppiasse, potrebbero rimanere infrastrutture utili (GPU a basso costo), ma molti progetti fallirebbero.
  • Produttività vs profitto: Gli LLM sono già utili, ma la monetizzazione è incerta.

4. Futuro dell'AI: tra ottimismo e scetticismo

Visione Argomenti a favore Critiche
Adozione massiva Utile in coding, traduzione, assistenza Hallucinazioni, costi energetici, dipendenza da dati
Bolla speculativa Investimenti eccessivi senza ritorno certo Rischio di collasso finanziario
Rivoluzione sociale Riduzione del lavoro umano Manca un piano per redistribuire la ricchezza
  • Ottimisti: L'AI è una "macchina universale di apprendimento" che porterà a una società post-scarsità.
  • Scettici: Gli LLM sono "one-trick pony" e servono architetture nuove per raggiungere l'AGI (Intelligenza Generale Artificiale).
  • Alternativa simbolica: Integrare approcci simbolici (regole logiche) con quelli statistici (LLM) per superare i limiti attuali.

5. Domande aperte e sfide

  • Controllo dell'AI: Grande potere nelle mani di poche aziende (OpenAI, Google, Meta) e governi (USA, Cina).
  • Democrazia vs autoritarismo: Rischio di sorveglianza di massa o manipolazione, soprattutto in regimi autoritari.
  • Sostenibilità ambientale: Consumo energetico insostenibile dei data center.
  • Etica e regolamentazione: Come gestire disinformazione, privacy e impatto sociale? Serve una governance globale.

6. Paragoni storici

  • Dot-com bubble: Investimenti paragonati alla bolla di Internet degli anni '90. Allora rimasero infrastrutture utili; oggi potrebbero rimanere GPU e modelli open source.
  • Energia nucleare: Corsa all'AI paragonata alla corsa agli armamenti nucleari durante la Guerra Fredda.
  • Rivoluzione industriale: L'AI potrebbe essere disruptive come il vapore o l'elettricità, ma con effetti sociali più profondi.

Conclusione: un futuro incerto

La discussione riflette una polarizzazione tra chi vede l'AI come una rivoluzione inevitabile e chi la considera una bolla destinata a scoppiare.

Punti chiave:

  1. Serve una svolta architetturale per superare i limiti degli LLM.
  2. La competizione geopolitica potrebbe accelerare lo sviluppo, ma con rischi di conflitto.
  3. L'impatto sociale dipenderà da come verranno redistribuiti i benefici (e i costi) dell'AI.
  4. La sostenibilità (economica, ambientale, etica) è la sfida più urgente.