La Sharing Economy non esiste. Foodora, on-demand e YouTubers
Pare sia scoppiato il caso, Foodora. I "foodorini" si lamentano che guadagnano troppo poco, Foodora censura i commenti sui Facebook e sospende/licenzia alcuni lavoratori/collaboratori.
Sharing Economy su Google Trends.
Che fine ha fatto la Sharing Economy?
Dagli stessi creatori di "Web 2.0", "Cloud", "Social Media", anche la "Sharing Economy" inizia perdere un po' di "hype" come "buzzword".
Il marketing ciclicamente ha bisogno di creare nuove parole, di far sognare, peccato che se uno non approfondisce i meccanismi che accadono dietro le quinte, si rischia di entusiasmarsi per nulla o peggio, di rimanere scottati.
cit. l'articolo de La Stampa:
*Ambra: «Tutte under 30. Ho scelto di lavorare per Foodora per la flessibilità – spiega - mi permetteva di incastrare altre attività lavorative e personali. E portare avanti la mia vera carriera, quella di “arteterapia”, per cui ho studiato. ...E tu non sai se riuscirai a pagare l’affitto o le bollette». *
E qui mi viene di fare alcune riflessioni:
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cioé se una persona studia arteterapia, perché poi pensa di poter pagarsi le bollette portando pizze in bici?
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Il valore della sharing o meglio on-demand economy, è appunto di poterlo fare "su richiesta" o ad intermittenza, non quello di garantire il giusto stipendio a tutti i lavoratori per qualsiasi mansione. Sicuramente c'é gente che affitta case e poi le subaffitta via AirBnb, così si è creato un "lavoro stabile", però non è una cosa che si fa immediatamente, richiede tempo.
Pochi YouTuber guadagnano abbastanza per sopravvivere facendo solo quello, così come pochi giocano a calcio e sopravvivono facendo solo quello. Quanto guadagnano gli YouTubers italiani?
Il lavoro, inteso come posto fisso seduto 8h a una scrivania è molto difficile da trovare, se non morto e le "opportunità" che sono emerse non sono tutte valide alternative, però con un minimo di matematica ci si può rendere subito conto se ne vale la pena investire il proprio tempo in questo modo oppure no. Probabilmente vale la pena specializzarsi.