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Apps4italy verso la conclusione, tutti i partecipanti, idee e apps

Il contest apps4italy ha contribuito e contribuirà a far conoscere e apprezzare l'importanza degli opendata in Italia.

I numeri dovrebbero essere definitivi: 77 Applicazioni, 8 Dataset, 87 Idee e 16 Visualizzazioni, il dato che qui salta all'occhio è quanti pochi siano stati i dataset candidati rispetto i 5 finalisti della categoria dataset e questo è anche il vero problema della trasparenza in Italia, pochi dati rilasciati che si traducono in sprechi, inefficienze e poca consapevolezza. Attraverso la Spending Review, il governo tecnico prova ad avere un filo diretto con i cittadini, ma si tratta di puro marketing o un'operazione mediatica se questo non si traduce in un approccio sistematico agli opendata e non solo un loro suggerimento.

Il paradosso è l'INPS, è uno dei maggiori fornitori di dati, ma non si sapeva quanti fossero gli esodati. Questo a dimostrare che il problema è alla radice, non c'é un approccio sistematico ai dati, a volte la loro qualità e utilità è pure valutata da terzi e anche i giornalisti dovrebbero capire che i dati non valgono un tot al kilo, quindi "tanto" è meglio.

Applicazioni e dataset

La bontà di un'applicazione è il risultato di svariati fattori tra cui:

  • l'interfaccia grafica, quindi anche la sua semplicità e interazione
  • Velocità d'esecuzione, quindi algoritmi, ottimizzazioni, progettazione (tutta roba che non si vede, ma si sente :P)
  • Qualità dei contenuti, quindi in questo caso i dataset

Su quest'ultimo punto, molte app usano dataset più o meno social da loro stessi prodotti, quindi in realtà non vengono utilizzati e collegati gli opendata delle pubbliche amministrazioni così per come sono.

Qualche esempio

  • TariffarioTaxi: funziona con gli "opendata" di Roma che per essere usati devono essere ritrascritti in formato computazionalmente significativo. 
  • Voglioilruolo: probabilmente si costruisce gli opendata facendo scraping su vari siti istituzionali, ma non emerge effettivamente dove siano questi opendata.
  • Lodlive: probabilmente è uno dei pochi siti realmente pertinente in questo contest e hanno fatto di tutto per rendere dei dati strutturati pubblici un minimo navigabili, anche se l'utente finale deve avere un minimo di dimestichezza.
  • Burning Rome: un interessante esperimento di visualizzazione. Si possono vedere quali sono i quartieri più ricchi di Roma e avvicinandosi si è possibile visualizzare i redditi dichiarati quasi edificio per edificio. (Peccato che si tratti di dati illegali, la quale pubblicazione non è stata autorizzata. Infatti il link ai dati è stato rimosso)

I vincitori di Apps4Italy devono ancora essere annunciati, comunque se si vogliono trarre delle conclusioni: l'interesse sugli opendata c'é ma se non si vuole far esplodere questa bolla mediatica è arrivato il momento che le pubbliche amministrazioni rilascino realmente e ad intervalli prestabiliti, opendata strutturati e che non vivano il tema come: "abbiamo convertito il .doc in .pdf, siamo opendata trasparenti, ora torniamo alle cose serie".

Per chi si trova a Torino, a novembre ci sarà Open Geek Meeting v2, e tra i vari temi in sospeso verrà trattato tecnicamente e senza mezzi termini quali città (o PA) rilasciano opendata e quali solo dati spazzatura.