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Freeconomy, Open Source e Soldi

Circa un mese fa Francesco Meloni scriveva il suo sfogo sulla sua esperienza di sviluppatore di un gestionale open source, poi ho letto questa proposta di Andrea Ratto (che saluto) per il Linux Day 2010 ed ora mi va di mettere nero su bianco qualche considerazione su come guadagnare un po' di quei pezzetti di carta di vil denaro, più comunemente chiamati soldi; facendo ciò che ci piace e possibilmente preservando la libertà degli utenti.

Perché fino a prova contraria pane, pasta, energia elettrica e computer hanno ancora un costo.

La storiella di Richard Stallmann e Cory Doctorow

Per chi non conoscesse la storiella, Richard Stallmann, il profeta del software libero, affermava che riusciva a guadagnare vendendo copie fisiche del suo software per corrispondenza invece che licenze. Non voglio approfondire, ma come business model mi sembra ora un tantino anacronistico e difficilmente replicabile.
In modo analogo Cory Doctorow, uno dei primi scrittori a rilasciare gratis i sui libri in formato digitale, afferma di guadagnare tramite i libri cartacei e che poi ai suoi lettori piace comprare il libro fisico per sentire l'odore della carta. oh oh.. non riesco a trattenermi, miscappa miscappa.. onestamente mi sembra una sstrrronzaata pazzzzeeska!

Ora non voglio scatenare polemiche, ma qualsiasi business che si basi sulla vendita di un supporto è destinato a morire. Leggere un libro per diletto su un ipad o un tablet android è un'esperienza altamente appagante. Se non altro ti da' la possibilità di leggere un libro al buio e su sfondo nero. Impagabile.

Tornando al discorso su come monetizzare la propria passione per lo sviluppo software, musica, scrittura, disegno e altre abilità digitalizzabili, vi dico che subito che è possibile, ma non è affatto facile.
Gli strumenti ci sono, ma non sono tutti validi a priori per qualsiasi cosa.

AdSense e Pubblicità

Google, YouTube, Facebook e molti altri servizi gratuiti esistono grazie alla pubblicità e Venture Capital che ne sostengono lo sviluppo. Quando il flusso dei soldi finisce si rischia la chiusura.
Ovviamente non tutti i contenuti sono interessanti per la pubblicità e ci sono settori (come quello Linux) che valgono quasi zero.
La pubblicità non è solo indicata per i siti internet o blog, ma anche per alcune applicazioni degli AppStore. Invece di pagare l'applicazione viene visualizzato un banner ogni volta che sei connesso e a giudicare dal numero delle app android che ne fanno direi che funziona.

AppStore(s)

Non mi entusiasmano particolarmente, ma gli "AppStore" sono uno dei compromessi migliori per diffondere i beni digitali e retribuire un minimo chi li ha creati. Tanto per chiarire le cose anche Ubuntu avrà un appstore dove scaricare software a pagamento.

Donazioni, Paypal, Pledgie

In alcuni contesti, la pubblicità stona o non è interessante per i pubblicitari e non resta che chiedere il supporto economico ai diretti interessati, cioé i visitatori/utilizzatori.
Se pensate che "elemosinare" o chiedere "un'offerta libera" non funzioni vi cito alcuni esempi che hanno funzionato: Humble Games, Blender Foundation e XDA-Developers.

MicroDonazioni e Flattr

Quante volte vi capita di leggere un articolo o un post ben fatto e voler contribuire in qualche modo dando 2c per ringraziare l'autore? Con Flattr è possibile votare il progetto meritevole e far avere ad ogni autore una frazione della cifra mensile che decidiamo di mettere a disposizione.
Alcuni progetti o sviluppatori utilizzano già questo sistema e per citarne qualcuno Mr Doob, Hakim, NOScript e molti altri progetti famosi.

Chissà se questo sistema avrà successo, ma a giudicare dal numero di scam, cioé qualcuno che si spaccia per qualcun'altro pare che la piattaforma diventi sempre più rilevante.

Sponsor

Se siete davvero molto bravi potete provare a far sponsorizzare le proprie imprese da un benefattore così come avveniva alle corti nel medioevo. Un famoso progetto noSQL nostrano (Redis di antirez) ha avuto alle spalle sponsor quali Engine Yard e VMware.
Un altro progetto che segnalo è YIM che è una rivista italiana gratuita dedicata al web design e a ciò che gli ruota attorno.

Conferenze e consulenze

Anche se non sono direttamente collegate con quello che facciamo, le conferenze gratuite o a pagamento che siano muovono soldi e permettono ad aziende consolidate o startup di farsi conoscere. Cito solo un esempio, la prossima conferenza su Drupal che si terrà a Torino è sponsorizzata anche da Microsoft. OMG come sono cambiati i tempi, sì la Microsoft di ASP e NO GPL.

Conclusione

L'economia reale si basa principalmente sulla domanda e l'offerta, ma di beni materiali! Cioé di beni che hanno un costo per progettarli, un costo per replicarli e un costo di promozione.
Un bene immateriale come un articolo, un libro digitale, della musica, un software ha costi di replicazione pari a zero e potenzialmente può avere anche una diffusione virale a costi nulli (0 marketing e pubblicità).
L'unico punto per coprire i costi di produzione e avere una certa sostenibilità è convincere gli utenti che i loro soldi non sono soldi o un elemosina, ma che sono un modo per continuare a promuovere la qualità e l'indipendenza di un prodotto finale.