Riflessioni sul Software Open Source/Libero e Libertà

Sarà il caldo, l'astensionismo, comunque in questo periodo stanno uscendo delle notizie che mi danno da pensare e non sono il solo.


Due mebri delle comunità FLOSS che "cooperano".

Le libertà e le caratteristiche del FLOSS (Free Libre Open Source Software) sono molto importanti per il progresso presente e futuro (e anche Microsoft lo sa), il FLOSS si sta lentamente diffondendo tra gente, ma potrà mai diventare maggioritario?

La Cattedrale, il Bazaar e il Budino

Cresce, cresce e poi si squaglia. Openmoko ha avuto il coraggio di rilasciare il primo smartphone libero, aveva un piano, una SDK, poi ha stravolto tutto. Analogamente Maemo ha annunciato che passerà da Gtk a Qt. Intel usa in Moblin ConnMan al posto di NetworkManager e ognuno è giustamente libero di fare e forkare quello che vuole.
Ma in un clima di rivoluzione continua e basi diverse è impossibile offrire un ambiente produttivo per favorire lo sviluppo di applicazioni indipendenti.

Khtml vs Webkit

Prima c'erano Gtkhtml e Khtml, poi arriva Apple migliora Khtml e crea Webkit, che diventa leader per renderizzare le pagine web. Gnome e (non esclusivamente) Kde adottano Webkit.
Apple ha capito che il software open source aiuta a fare miglior software proprietario a un costo minore e chi fa software open source ha capito che la libertà da sola non basta e ci vanno anche valori comuni per progredire?

Open Standard e formati aperti

Adobe Flash è software proprietario e l'implemenzione open source di Silverlight è minacciata da brevetti. Viva HTML5!
Lo standard HTML5 ha scelto di non scegliere (grazie anche ad Apple), ognuno potrà mettere i video nelle pagine web come vuole così Safari leggerà di default solo H264/MOV, Internet Explorer solo WMV e Firefox solo OGG/Theora (l'unico formato open e libero da royalty).
Risultato? Il plugin di Flash sarà sui nostri browser ancora per molto tempo.

Mono e javascript trap

RMS il creatore e il guru del software libero sta perdendo la leadership all'interno delle comunità. Prima con la GPLv3, non accettata da Linus Torvalds per Linux, poi l'attacco a Javascript e infine Mono e la sua interpretazione libera di C# e .NET.
Non mi va di entrare nel merito, mi limito solo a dire che queste divisioni non fanno bene.

Molte applicazioni si stanno spostando dal PC al Web e di conseguenza i nostri dati. Le applicazioni Web sono multipiattaforma, usano gli standard e spesso il loro valore non è l'applicazione in sè, ma il fattore "social", cioè da quanti o chi la usa.
Più che chiedere il codice di Google Docs o Facebook sarebbe il caso di insistere sui formati aperti e interoperabilità. Se un giorno Facebook diventasse a pagamento ogni utente dovrebbe essere libero di cambiare fornitore, spostare i propri dati o cancellarli.

Le tecnologie cambiano, le aspettative crescono e anche le libertà si evolgono.
Software Libero, Sì, ma sullo stesso piano anche software liberamente usabilili da chiunque e dati liberamente interoperabili tra software.