Fermare il declino e ridare un senso al Linux Day

<premessa>  <!-- Se sei susciettibile vai subito a "Ridare un senso al Linux Day" -->

Il Linux Day è una manifestazione dedicata al Software Free / Open Source che ci accompagna dal 2001 e malgrado il nome è un evento 100% made in italy, l'analogo internazionale e patrocinato dalla FSF è il Software Freedom Day che è partito più tardi e in Italia non ha mai attecchito più di tanto.

Il Linux Day è in declino in Italia, come l'Hackmeeting per il resto.

Il Linux Day è un format decentralizzato, ovvero ogni città o gruppo si organizza autonomamente e tutti quanti organizzano qualcosa a tema l'ultimo sabato di ottobre. Le attività giù gettonate sono:

  • i talk, che spaziano dall'utilizzo base di GNU/Linux, alla programmazione, fino ad arrivare ad arrivare a parlare di altre comunità che non hanno come "core" il software ma i contenuti liberi o l'hardware libero (OpenStreetMap, Wikipedia, Arduino,..)
  • il supporto tecnico, quindi aiutare le persone che magari hanno già GNU/Linux (99% Ubuntu), ma c'é qualche driver che non funziona o cercano un'alternativa al software che già usano.

Finita l'introduzione, che praticamente tutti i lettori abituali di questo blog conoscono, arrivo al dunque. Dopo il Linux Day 2013 Drama e la discussione in mailing-list, sarebbe anche il caso di non andare per inerzia e cercare di dare un nuovo senso a questa manifestazione.

Ma per farlo bisogna pur prendere atto di alcuni punti.

1) Il Messia non arriverà, Linux sul Desktop è morto e il 2014 non sarà l'anno di Linux, perché è già ovunque tranne che sui Desktop.

Il giorno in cui tutti potranno andare al supermercato e comprare un PC con Linux, digitare apt-get install <qualcosa> o (yum) ed essere felici non arriverà. Le ragioni, le spiega il creatore di Linux e anche per il finanziatore del "Linux Desktop" più di successo questa non è più la priorità.

"Linux", tecnicamente è già ovunque:

  • Computer: Chromebook (Chrome OS, Gentoo modificata da Google, best seller laptop su Amazon) e Steambox (Debian modificata da Steam e con driver ottimizzati per i giochi 3D)
  • Smartphone: Android e i nuovi sistemi operativi che forse non emergeranno mai: Tizen, Firefox OS, Sailfish OS,..
  • Web services: si fa prima a citare quelli che non lo usano

Il fatto è che Linux, GNU/Linux, di per sé non è fatto per l'utente finale e i produttori come Dell (Mini 9, XPS 13), Acer,.. che ci hanno provato non hanno avuto particolari vantaggi e lo considerano appunto una nicchia.

Quindi va bene dare supporto gratuito a chi vorrebbe passare a Linux durante il Linux Day, ma bisogna prendere atto che questa operazione non può essere vista come "lo scopo" di questa manifestazione.

Una "segretaria" che usa il PC solo per Facebook e la "banca online" potrebbe avere dei benefici, ma anche tanti grattacapi se si trova una stampante, scheda video,.. particolare e non è la sua massima aspirazione chiamare un tecnico per delle cose che con altri sistemi operativi riusciva a fare da sola. (Quale driver dovrò usare per far funzionare questa stampante CLP Samsung?)

2) Il tablet, lo smartphone, il chromebook sono per tutti, il computer sarà sempre più per "addetti ai lavori"

Il tablet (Android o iPad) è perfetto per consumare contenuti, leggere libri, vedere video, postare foto su Facebook o Twitter, giocare a dei casual games,.. la stragrande maggioranza degli utenti/consumatori se ne frega del sistema operativo, perché è interessata solo ad app semplici e che funzionano, così come la stragrande maggioranza degli automobililisti non vuole essere un meccanico per poter guidare una macchina.

3) Gli errori delle comunità Linux sul Desktop e gli hacker che usano Mac OS X

Se i computer stanno via via decrescendo, così come tutti i sistemi operativi desktop, la colpa o merito è dell'evoluzione tecnologica, ma se Raspberry PI e Arduino salgono mentre l'utilizzo di Linux come desktop è sempre fermo al 2% un motivo ci sarà, no? Io ne ho trovati 3:

  • Il passaggio da Gnome 2 a Gnome 3 Shell: Gnome 2 era il desktop de-facto di Linux, usabile, leggero e funzionava, ed è diventato un mucchio di fork del quale apprezzo solo Elementary OS che è minimale, funzionale e funziona bene anche con 1gb di RAM. Gnome 3 Shell si rivolge ad utenti Linux che non esistono: "utonti linux schermo touchscreen".
  • Sono stati abbandonati i computer vecchi: con Gnome 3 Shell e Unity, i desktop più usati, le richieste di GPU e RAM sono cresciute, così tutti i bei discorsi su Linux per recuperare PC vecchi sono svaniti, si puoi mettere XFCE, LXDE, ma sono ambienti un po' troppo limitati per coprire tutte le necessità desktop.
  • Sono stati abbandonati i poweruser: Gnome 3 si è evoluto integrando i social network e limitando features, e adesso è quasi usabile, ma chi se ne frega! Ci sono voluti 7 anni per implementare il "text reflow" nel terminale. Lo strumento essenziale quando ti accorgi che quella cosa si può fare ma non con la GUI.

Questi errori hanno fermato utenti che magari già usavano Linux su PC non recenti, ma hanno anche fatto migrare tanti sviluppatori e poweruser verso Mac OS X (additittura dipendenti RedHat).

L'interesse verso "Linux" si è spostato dalle distribuzioni GNU/Linux verso gli utilizzi specifici quali l'Open Hardware o Android.

Basta dire che "la genta non usa Linux perché non lo conosce", se tanti utenti che usano Raspberry PI o Arduino sono passati a Mac OS X o Windows, non si può dire che queste persone non conoscano Linux, ma che evidentemente Linux Desktop non ha soddisfatto neanche tutti i tipi di "smanettoni".

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Ridare un senso al Linux Day

Alla luce di quanto detto sopra, in mailing list e il fatto che Linux è sempre più usato tranne che sui desktop, gli orizzonti che sono emersi sono "comunità" e "do it yourself". Io sono favorevole alla seconda opzione, tuttavia in entrambi i casi ci sono pro e contro.

"Condivisione dei saperi" day

Il Linux Day negli ultimi anni ha ospitato anche eventi non software, ma più dedicati ad Open Hardware, Open Culture (Creative Commons), Open Data,.. quindi qualsiasi cosa che favorisca la condivisione libera della conoscenza e collaborazione.

PRO

  • Target: Si rivolge a un pubblico più ampio, no-profit, volontariato,.. la stragrande maggiornaza che usa il computer come mezzo per produrre contenuti e non come fine.

CONTRO

  • Linux e il software non sono più il "core business" della manifestazione, quindi bye bye utenti business, aziende locali,..
  • Definitivo abbandono da parte dei vari PHP, Ruby, MongoDB user group che potevano trovare un luogo neutrale per confrontarsi su tecnologie web F/OSS.

"DIY" day

I dispositivi cambiano, le esigenze cambiano e il software risiede sempre meno sui nostri dispositivi e sempre più su server remoti che usano Linux ma che noi non controlliamo (SaaS). Nessuno ha l'esigenza di crearsi una mini-internet  in casa propria, ma magari per motivi economici, di privacy, di banda, di personalizzazione anche un non utente Linux potrebbe voler ricreare un servizio Home Server basato su F/OSS in casa propria.

Fortunatamente Linux, insieme a Raspberry PI, Arduino, FreeNAS, Docker,.. hanno molto da dire in questo campo e non bisogna per forza essere sistemisti per gestirsi delle app che girano sul server invece che su Desktop.

PRO

  • Target: Tutti (anche Obama dice "non giocare all'ultimo gioco per smartphone, ma di imparare a programamrlo!"), ma in particolare a chi vuole imparare a controllare, programmare, studiare software per adattarlo alle proprie esigenze.
  • Il discorso sul DIY ha un focus più ristretto rispetto le "comunità", tuttavia potrebbe declinarsi in una moltitudine di argomenti di interesse trasversale.

CONTRO

  • Sono tagliate fuori le persone che utilizzano la tecnologia solo passivamente, la "casalinga di Voghera" che usa il computer o tablet e installa i virus credendoli codec video e tutte quelle persone che usano professionalmente il computer ma come un elettrodomestico, es. "uso il computer per software professionali tipo Autocad/Photoshop e basta, per la rete locale chiamo il tecnico". Persone le quali, se mai sono venute a Linux Day, erano interessate solo al fatto che su Linux non ci sono i malware per Windows e che ora probabilmente usano il pc o mac per lavoro e il tablet per le esigenze domestiche.

Quindi quale potrebbe essere un "nuovo senso" per i Linux Day futuri?

Continuare a fare manifestazioni decentralizzate come è stato il Linux Day finora, mantenere un target generalista pur mettendo l'accento sulla libertà applicata a software. Ovvero una manifestazione che possa essere da "ponte" tra l'Hackmeeting, le comunità che producono contenuti liberi e gruppi locali di linguaggi OSS e Open Hardware.

Tanto per fare qualche esempio:

  1. Private Cloud: tecnologie web, Linux containers (LXC, Docker), redecentralize.org, e tutte quelle tecnologie F/OSS che semplificano la gestione del proprio Home Server (Media Center, backup, videosorveglianza,..), VPS o server remoto. Motivazione: indipendenza da servizi di terze parti, costi, controllo, censura e il fatto che "internet veloce" non è disponibile a tutti.
  2. Open Hardware: makers, approfondimenti/applicazioni su Raspberry PI, Arduino e una moltidudine di open hardware che sta arrivando.
  3. Tecnologia sostenibile ambientalmente ed economicamente: obsolescenza programmata, recupero,..
  4. Libertà digitali: privacy, crittografia, sicurezza
  5. Varie: Bitcoin, domotica, Wikipedia, Openstreetmap,..

Ovviamente molto continuerà a dipendere da chi attivamente parteciperà alle organizzazioni dei Linux Day locali, però avere una sorta di "vision comune" sul futuro non può che aiutare a diffondere un messaggio omogeneo.